ADDENSARE Usato soprattutto per i fondi di cottura, sughi e salse. Significa, lasciar cuocere fino ad ottenere una salsa con pochi liquidi, piuttosto densa.
A FILO Aggiungere un ingrediente "a filo" significa aggiungere un liquido (olio, acqua, latte o altro) ad altri ingredienti, magari solidi, facendolo "scendere" lentamente creando un filo, quindi dosandone l'agg
iunta mentre con una frusta si sbatte energicamente il composto. E' un metodo usato soprattutto in salse come la Vinaigrette, per ottenere un preparato ben emulsionato.
AFFOGARE In generale si intende l'immergere un cibo solido in un liquido. Come tipo di cottura è simile alla bollitura, si differenzia solo per la temperatura dell'acqua che deve essere di poco più bassa (circa 80°) non altera quindi i valori nutrizionali dei cibi. Con pochissima acqua serve per preparare gli spinaci.
AGRODOLCE Viene definita "agrodolce" qualsiasi preparazione che abbia unn gusto agro (limone, aceto o agrumi in genere) e dolce allo stesso tempo (con aggiunta di zuccheri o per la dolcezza stessa dell'ingrediente). Tipico soprattutto della cucina orientale.
ALLAPPARE Provocare una spiacevole sensazione astringente in bocca come se i denti e la lingua fossero legati, effetto tipico della frutta aspra o non matura: il cachi acerbo allappa particolarmente.
AMALGAMARE Significa mescolare, impastare, ingredienti diversi, finché formino un composto bene omogeneo.
ARZIGLIO E' il sapore dei prodotti marini, cioè del pesce.
ASPARAGIERA Pentola speciale per la lessatura degli asparagi. E' di forma cilindrica alta e stretta, dotata di un cestello a base perforata e con maniglie, che rendono il processo di legamento degli steli superfluo. (Vedi scheda "Asparagiera").
ASPIC L’aspic è un piatto costituito da vari ingredienti e gelatina. Può essere salato, come nel caso dell'aspic realizzato con brodo di carne, o dolce. Gli ingredienti possono essere pezzetti di carne, frutta, verdura, giardiniera, salumi, pesce, latticini, ma il componente essenziale nell'aspic salato è il brodo.
Gli ingredienti vengono ricoperti con il brodo amalgamato con colla di pesce (o altri addensanti come l'agar-agar) e si pone il tutto in frigorifero finché il brodo non si è rassodato e il piatto non ha assunto un aspetto gelatinoso e una volta sformato ha forma di cono.
BAGNOMARIA Bagnomaria è un sistema per riscaldare, cuocere o distillare indirettamente ingredienti delicati.
Si mette il composto in un recipiente, quindi si riempie di acqua bollente un altro recipiente che possa contenere il primo in modo sicuro. Si mette il primo dentro il secondo e quest'ultimo sul fuoco o direttamente in forno.
Il calore manterrà ad ebollizione l'acqua e questa rilascerà lentamente calore in modo delicato e ben controllabile.
La tecnica è molto usata in pasticceria. Consente infatti di avere un maggior controllo sul grado di cottura di alcuni composti che altrimenti patirebbero degli sbalzi di calore violento, come alcuni a base di uova, miele, zucchero.
Se fatto in forno, basta aggiungere una teglia con un po' d'acqua e riporvi il contenitore col composto da cuocere.
BRASARE Deriva da brace, e la brace della legna è l'ideale per questo tipo di cottura. L'alimento si dice brasato quando viene rosolato nel grasso e poi stufato lentamente, ben coperto e in poco liquido. E' un tipi cottura che richiede temperature basse, sobbollendo.
CANAPE'
Un canapè (o canape) è meglio conosciuto in Italia come tartina. E' un piccolo antipasto poggiato o spalmato su fettine di pane (pane bianco da tramezzini, su pane tostato, su gallette, in barchette di pasta sfoglia o frolla). È solitamente preparato con cura e di aspetto molto decorativo, separato in fette e mangiabile spesso in un solo morso. Sopra il supporto si poggiano gli ingredienti scelti, quali salse, affettati, carne, formaggio, pesce, caviale o paté, nonché altri condimenti combinati con fantasia.Possono essre salati o dolci e sono presentati su vassoi. Il loro impiego principale è nei buffet.
CARIOSSIDE Termine botanico che indica un frutto secco tipico della famiglia delle Graminee. È chiamato nel linguaggio corrente "chicco", e granella nel linguaggio tecnico ma pratico. Esempi sono la cariosside di frumento, di riso, di mais. È caratterizzata da un abbondante albume farinoso, ricco di amido, che può costituire fino al 90% del peso secco della granella.
CASTRARE
LE CASTAGNE E' l'operazione con cui viene incisa la castagna prima di fare le classiche caldarroste per evitare che le castagne scoppino durante la cottura. Con un coltellino molto appuntito si pratica un taglio sulla parte bombata della buccia dura (2 cm circa) in senso orizzontale cercando di non intaccarne la polpa.
Esistono anche delle pinze per castrare le castagne, fatte a cucchiaio in cui da un lato si appoggia il frutto e dall'altro si trova una lama che chiudendo l'attrezzo produce il taglio.
CHIARIFICARE Per chiarificare si intende l’atto di depurare rendendo limpido l’alimento trattato.
E’ una tecnica usata per brodi, gelatine, burro, succhi, vino. (Vedi: "Come si fa a chiarificare il burro", "Chiarificare il brodo di carne").
CONGELAMENTO Utilizzato come sistema di conservazione casalingo per vegetali crudi o cotti. Importante considerare che l'alto contenuto di acqua unito ad un abbassamento di temperatura produce cristalli di ghiaccio interni che possono rovinare l'aspetto dell'alimento. (Vedi "Come si fa a congelare i funghi").
COTTURA
A VAPORE Si può usare la classica vaporiera oppure un recipiente forato appoggiato in una pentola con uno strato di acqua. Cottura ideale per gli ortaggi che in questo modo perdono pochi sali minerali e vitamine. Da utilizzare anche per alcuni tipi di pesce, o in genere per una cucina povera di grassi.
COURT-BOUILLON
Termine francese che significa brodo ristretto. E' il preparato liquido utilizzato per lessare pesci e crostacei.
Comunemente si prepara aromatizzando dell'acqua salata con sedano, carota e cipolla.
Varie sono le tecniche nella cucina professionale, ma comunque per lessare in court bouillon si parte sempre dal liquido freddo.
CUCUZZATA
Zucca candita, usata per dolci della Campania come Struffoli e Pastiera. Utilizzare una quantità di zucchero pari al peso della zucca. Una volta pesato lo zucchero, dividetelo in tre parti. Una parte la metterete in tegame con la zucca passando sul fuoco ancora per cinque minuti. Lasciate quindi riposare il composto per tre giorni.
Al quarto giorno aggiungete le altre due parti di zucchero e rimettete sul fuoco a fiamma bassa. La cucuzzata sarà pronta quando vedrete lo zucchero addensarsi e attaccarsi alla zucca.
DEGLASSARE Deriv. di glassa, col prefisso de-
Significato: (in gastronomia) diluire un sugo rappreso. Si trova spesso nelle ricette di carne. Quando si è terminata la cottura di carne, sulla padella rimangono gli zuccheri rilasciati dalla carne uniti al fondo del condimento, tolta la carne è utile raccoglierli mettendo nella padella ancora calda un mezzo bicchiere d'acqua o altri liquidi come per esempio l'Agresto:
EF
EDIBILE Parte di un alimento che si può mangiare. Nel pesce, nella frutta, nella verdura la parte che rimane dopo la pulizia o la mondatura. Nei formaggi la è la parte che rimane dopo aver eliminato la crosta.
EMULSIONARE In cucina è sinonimo di "amalgamare", cioè miscelare due sostanze liquide in genere non mescolabili fra loro: una grassa (olio per esempio) e l’altra acida (aceto e/o limone). Tipico esempio di emulsioni sono la vinaigrette, la citronette e la maionese. Per emulsionare si utilizza o la classica frusta, o la forchetta o anche un frullatore a immersione, fino ad ottenere una salsa cremosa e spumosa. L'emulsione è instabile e va quindi utilizzata subito, prima che gli elementi tornino naturalmente a separarsi.
ESSICAMENTO Si ottiene con l'esposizione all'aria e al sole di prodotti freschi come per esempio i pomodorini e i fichi. Si tratta di una tecnica di conservazione antica, oggi usata in modo piuttosto artigianale.
(Vedi "Come si fanno i funghi sott'olio e sotto aceto ").
FARCIA Termine gastronomico che indica qualsiasi composto che serva per farcire. (Vedi "Ricette pollame")
FIAMMEGIARE
Dare fuoco ad una pietanza, dopo averla cosparsa con un liquore (vedi "Filetto al pepe verde"). Si procede inclinando leggermente la padella col liquore verso la fiamma del fornello. Allontanarla dal fornello una volta ottenuta la fiamma, aspettare che si spenga o soffiare.
E' un procedimento piuttosto pericoloso, porre la massima ATTENZIONE. In alternativa, usare un fiammifero.
In francese si chiama "Flambè".
Può anche significare esporre alla fiamma un volatile per bruciare le piccolissime piume e la peluria residua dopo il più grossolano spiumaggio iniziale.
FINGER FOOD Letteralmente "cibo da mangiare con le mani", finger food è il nome che negli ultimi anni è stato dato a stuzzichini, salatini e in generale a tutte quelle preparazioni che non richiedono l'uso di posate.
(Vedi selezione libri sugli antipasti e fingerfood).
FLAMBE' Vedi "fiammeggiare".
FUMETTO Il fumetto di pesce è un brodo di pesce concentrato e ristretto. Viene utilizzato per la cottura di pesci e la preparazione di zuppe e salse. Appartiene alla categoria dei "Fondi bianchi". Vedi: "Preparazioni di base: fumetto di pesce" e "Preparazioni di base: fumetto di crostacei"
GOMMAGUTTA Gommoresina ottenuta da piante tropicali, usata in medicina come diuretico ed emostatico, nell'industria delle vernici come colorante.
GRATIN Vedi "gratinare".
GRATINARE Al forno si può cuocere interamente l'alimento o semplicemente ultimare la cottura gratinando cioè dando calore solo dall'alto. La crosta in superficie si ottiene di regola con formaggio, burro o pane grattugiato.
GRIGLIARE Arrostire sulla graticola. La tecnica classica è la scottatura a fuoco vivace seguita da una cottura a fuoco più moderato. Soprattutto per carne, pesce, ma anche verdure.
INCORPORARE Aggiungere un ingrediente ad un composto in modo regolare e delicato. Si usa soprattutto per i tuorli montati a neve quando debbono essere aggiunti ad un impasto o composto. Solitamente si usa un cuchiaio e si fa un movimento lento rotatorio dal fondo del contenitore verso l'alto sempre nello stesso senso.
LARDELLARE Quando il taglio di carne è molto magro, conviene arricchirlo con listerelle di lardo o pancetta (lardelli), che vanno introdotte nel senso delle fibre con l'aiuto di un coltello. I lardelli, sciogliendosi durante la cottura, hanno un doppio scopo: insaporire la carne e mantenerla morbida. I lardelli possono anche essere aromatizzati passandoli in un trito di erbe, prima di venire inseriti nella carne. Con lo stesso sistema dei lardelli, poi, si può insaporire la carne, inserendo carote o coste di sedano nel pezzo, sempre nel senso delle fibre. (Vedi "Trucchi e consigli sulla carne")
LAVORARE A CREMA Si intende l’operazione con la quale il burro (o qualsiasi alimento o composto), viene lavorato con un mestolo, frusta, o mixer, per divenire morbido e cremoso. Questa lavorazione è usata per rendere l’alimento malleabile ed omogeneo, e quindi idoneo eventualmente ad essere unito ad altri ingredienti che andranno a formare la ricetta prescelta. Vedi "Burri composti".
LEGARE Legare un fondo di cottura, una salsa o un sugo (vedi "Preparazioni di base: fondi di cottura") significa aggiungere farina o fecola (sciolte in un po' d'acqua fredda) per addensarli oppure burro lavorato con un po' di farina. Per legare la salsa fuori del fuoco si può unire panna di latte o tuorlo d'uovo.
LIOFILIZZAZIONE Usata solo in ambito industriale consiste nel surgelare i cibi e sottoporli ad una condizione di vuoto spinto. La pellicola di vapore che si forma è aspirata ed eliminata fino a completo disseccamento. Il prodotto è poi sigillato e conservato a temperatura ambiente. Si mantengono tutte le caratteristiche nutrizionali dell'alimento.
MANTECARE In gastronomia, con il termine "mantecare", si intende mescolare accuratamente diverse sostanze così da ottenere un impasto cremoso e omogeneo, ben insaporito e legato. Infatti questa operazione da il nome a un tipo di gelato, detto appunto "mantecato".
Nelle ricette lombarde dei risotti è un passaggio fondamentale e consiste nell'aggiungere a fine cottura del parmigiano e dei fiocchetti di burro, lasciar riposare con coperchio chiuso e infine mescolare bene bene il tutto.
MARINARE E' un trattamento necessario soprattutto per alcuni cibi (certi tagli di carne per esempio) che con la cottura ppotrebbero diventare più duri e disidratati. La marinatura di solito consiste nel porre il cibo (es. carne o pesce) a riposare per un po' di ore (spesso in frigorifero) con alcuni ingredienti quali olio, limone o vino, erbe aromatiche, pepe. Non si devono marinare cibi ancora congelati, ma bisogna attenderne la completa scongelazione.
MISO Il miso è un paté di colore marrone, prodotto della fermentazione dell'Aspergillus orizae. Gli ingredienti di base sono soia gialla (Glycinae max) e sale marino, arricchiti a seconda del tipo, dall'aggiunta di orzo (Mugi miso), riso (Kome miso) o di entrambi i cereali (Genmai miso). Esiste anche un tipo di miso ottenuto senza aggiunta di cereali (Hacho miso).
MONDARE Lavare e raschiare un alimento (soprattutto verdura e frutta) eliminando le impurità, i residui non commestibili e le parti rovinate.
NAPPARE Consiste nel ricoprire una pietanza di qualunque tipo con una salsa o sugo. La salsa o il sugo ha di solito una consistenza piuttosto densa in modo da rivestire la pietanza senza scivolare nel piatto.
OCCHIATURA Presenza all'interno della pasta del formaggio di bolle d'aria di piccole dimensioni formatesi durante la maturazione. Appaiaono come buchetti più o meno profondi nel formaggio.
PARARE Il termine parare è un'espressione culinaria molto tecnica, deriva dal francese parer e significa liberare carne, pesce o pollame prima della cottura da tutti gli scarti indesiderati (pelle, grasso), e parti comunque non edibili, come tendini e ossa.
PEZZATURA E' sinonimo di formato, taglia, dimensione, grandezza, misura, taglio. Usato spesso per definire le dimensioni anche degli alimenti soprattutto per prodotti ortofrutticoli.
PICCATA Fettina di vitello cotta al burro.
POLSONETTO Vedi "Utensile: polsonetto".
RATATOUILLE
RATTATUIA In italiano "Rattatuia" è un piatto tipico della Provenza (Francia), costituita da un insieme di verdure di stagione tagliate a tocchetti e fatte stufare a fuoco basso, con olio d'oliva ed erbe aromatiche. Si serve come contorno, calda o fredda. Vedi ricetta.
RIZOMA Il rizoma (da rizo-, radice, con il suffisso -oma, rigonfiamento) è un fusto perenne, generalmente sotterraneo e funzionante come organo di riserva, caratteristico di alcune piante erbacee diffuse in climi molto variabili, per esempio il giaggiolo e l'asparago. Simile a una radice ma con foglie e con apice privo di cuffia. (vedi Curcuma).
ROSOLARE Far dorare un cibo a fuoco alto, girandolo continuamente. Termine usato soprattutto per le carni.
SALAMOIA Si tratta di una soluzione di acqua e sale. Efficace per la conservazione di ogni tipo di ortaggio. Asciugare bene prima del consumo.
SBIANCHIRE, SBIANCARE,
SBOLLENTARE Indicano il trattamento di precottura delle verdure per conservarne inalterata l'aromaticità, la croccantezza, il valore vitaminico e il colore. E' un'immersione per poco tempo delle verdure in acqua bollente.
Vedi "Come si fa: sbianchire"
SCALOPPARE Tagliare carni come arrosti o pesce ottenendo fette molto sottili e regolari nello spessore. Sinonimo anche "sfilettare". Vedi Coltello per sfilettare/scaloppare.
SCALZO Lo scalzo è la superficie laterale di una forma di formaggio che costituisce lo spessore della stessa.
Il termine deriva dal fatto che si tratta della parte che viene discalzata, ovvero estratta, dalla fascera laterale, nella quale era racchiusa la cagliata. L'altezza dello scalzo è fondamentale per determinare l'uniformità di stagionatura della pasta in rapporto al tipo di prodotto che si voglia ottenere. Per i formaggi a forma cilindrica, di media stagionature a pasta compatta, è generalmente usato uno scalzo di 10 o 12 cm e un diametro di misura tripla.
SCHIUMARE Termine utilizzato soprattutto per la preparazione di brodi e fumetto di pesce o crostacei. Consiste nel togliere con un colino o una schiumarola la schiuma che affiora sulla superficie dell'acqua in ebollizione e che contiene impurità.
SFILETTARE Vedi "Scaloppare" e "Coltello per sfilettare/scaloppare."
STERILIZZAZIONE Processo condotto a 130° con apposite macchine. A livello domestico la pratica si può usare facendo bollire i barattoli per 20-30 minuti. (Vedi e "Come si fa a sterilizzare i vasetti").
STUFARE E' il metodo con cui si fa cuocere lentamente in casseruola coperta e in presenza di liquido (brodo, vino, ecc.) un alimento precedentemente rosolato in un grasso. Sinonimo anche di cottura in umido.
Si stufano le carni, le verdure, i funghi e raramente i pesci che altrimenti si sfaldano.
SURGELAZIONE Sistema da preferire al congelamento perchè l'abbassamento della temperatura avviene in tempi molto rapidi e permette di arrivare a temperature inferiori. I cristalli di ghiaccio che si formano all'interno dell'alimento sono di dimensioni ridotte e non danneggiano il cibo. Il risultato è la mancata fuoriuscita di acqua vegetale insieme a maggior turgidità dell'alimento.
TARTELLETTE Le tartellette sono cestini di pasta brisè che possono essere farciti con salse e ripieni vari. A seconda della forma degli stampini si definiscono tartellette (tondi) o barchette (ovali). Vedi: "Preparazioni di base: pasta brisè" e "Ricette con tartellette e barchette".
TINDALIZZAZIONE Pratica (utilizzata soprattutto per verdure sott'olio) che consiste nel portare a ebollizione per tre volte a distanza di 24 ore l’una dall’altra i vasetti pieni avvolti in una tela in modo che non si crepino. La bollitura deve durare circa 45 minuti e i vasetti devono restare nella pentola finchè l’acqua non sarà fredda. In questo modo eventuali spore di microorganismi presenti nella conserva sbocciano, ossia sporificano, liberando il batterio che si moltiplica ma senza aver tempo di produrre spore e con le 3 bolliture verranno debellati.
TOSTARE Eseguire il processo di torrefazione di semi oleosi, spec. del caffè, e di cereali (come il riso): tostare le arachidi, tostare l'orzo, tostare i semi di zucca.
Si usa anche per sinonimo di abbrustolire pane, focacce e per renderli croccanti.
Vedi Trucchi e consigli riso e risotti.
VELARE Coprire la superficie di una vivanda con uno strato di gelatina, crema o salsa, utilizzando un pennello.
ZESTE Dal francese “zeste”, nel senso letterale designa la buccia degli agrumi, ma si dice principalmente per il limone e l'arancia. Possono essere candite e si usano per dare colore e aroma alle preparazioni.
AFFOGARE In generale si intende l'immergere un cibo solido in un liquido. Come tipo di cottura è simile alla bollitura, si differenzia solo per la temperatura dell'acqua che deve essere di poco più bassa (circa 80°) non altera quindi i valori nutrizionali dei cibi. Con pochissima acqua serve per preparare gli spinaci.
AGRODOLCE Viene definita "agrodolce" qualsiasi preparazione che abbia unn gusto agro (limone, aceto o agrumi in genere) e dolce allo stesso tempo (con aggiunta di zuccheri o per la dolcezza stessa dell'ingrediente). Tipico soprattutto della cucina orientale.
ALLAPPARE Provocare una spiacevole sensazione astringente in bocca come se i denti e la lingua fossero legati, effetto tipico della frutta aspra o non matura: il cachi acerbo allappa particolarmente.
AMALGAMARE Significa mescolare, impastare, ingredienti diversi, finché formino un composto bene omogeneo.
ARZIGLIO E' il sapore dei prodotti marini, cioè del pesce.
ASPARAGIERA Pentola speciale per la lessatura degli asparagi. E' di forma cilindrica alta e stretta, dotata di un cestello a base perforata e con maniglie, che rendono il processo di legamento degli steli superfluo. (Vedi scheda "Asparagiera").
ASPIC L’aspic è un piatto costituito da vari ingredienti e gelatina. Può essere salato, come nel caso dell'aspic realizzato con brodo di carne, o dolce. Gli ingredienti possono essere pezzetti di carne, frutta, verdura, giardiniera, salumi, pesce, latticini, ma il componente essenziale nell'aspic salato è il brodo.
Gli ingredienti vengono ricoperti con il brodo amalgamato con colla di pesce (o altri addensanti come l'agar-agar) e si pone il tutto in frigorifero finché il brodo non si è rassodato e il piatto non ha assunto un aspetto gelatinoso e una volta sformato ha forma di cono.
BAGNOMARIA Bagnomaria è un sistema per riscaldare, cuocere o distillare indirettamente ingredienti delicati.
Si mette il composto in un recipiente, quindi si riempie di acqua bollente un altro recipiente che possa contenere il primo in modo sicuro. Si mette il primo dentro il secondo e quest'ultimo sul fuoco o direttamente in forno.
Il calore manterrà ad ebollizione l'acqua e questa rilascerà lentamente calore in modo delicato e ben controllabile.
La tecnica è molto usata in pasticceria. Consente infatti di avere un maggior controllo sul grado di cottura di alcuni composti che altrimenti patirebbero degli sbalzi di calore violento, come alcuni a base di uova, miele, zucchero.
Se fatto in forno, basta aggiungere una teglia con un po' d'acqua e riporvi il contenitore col composto da cuocere.
BRASARE Deriva da brace, e la brace della legna è l'ideale per questo tipo di cottura. L'alimento si dice brasato quando viene rosolato nel grasso e poi stufato lentamente, ben coperto e in poco liquido. E' un tipi cottura che richiede temperature basse, sobbollendo.
CANAPE'
Un canapè (o canape) è meglio conosciuto in Italia come tartina. E' un piccolo antipasto poggiato o spalmato su fettine di pane (pane bianco da tramezzini, su pane tostato, su gallette, in barchette di pasta sfoglia o frolla). È solitamente preparato con cura e di aspetto molto decorativo, separato in fette e mangiabile spesso in un solo morso. Sopra il supporto si poggiano gli ingredienti scelti, quali salse, affettati, carne, formaggio, pesce, caviale o paté, nonché altri condimenti combinati con fantasia.Possono essre salati o dolci e sono presentati su vassoi. Il loro impiego principale è nei buffet.
CARIOSSIDE Termine botanico che indica un frutto secco tipico della famiglia delle Graminee. È chiamato nel linguaggio corrente "chicco", e granella nel linguaggio tecnico ma pratico. Esempi sono la cariosside di frumento, di riso, di mais. È caratterizzata da un abbondante albume farinoso, ricco di amido, che può costituire fino al 90% del peso secco della granella.
CASTRARE
LE CASTAGNE E' l'operazione con cui viene incisa la castagna prima di fare le classiche caldarroste per evitare che le castagne scoppino durante la cottura. Con un coltellino molto appuntito si pratica un taglio sulla parte bombata della buccia dura (2 cm circa) in senso orizzontale cercando di non intaccarne la polpa.
Esistono anche delle pinze per castrare le castagne, fatte a cucchiaio in cui da un lato si appoggia il frutto e dall'altro si trova una lama che chiudendo l'attrezzo produce il taglio.
CHIARIFICARE Per chiarificare si intende l’atto di depurare rendendo limpido l’alimento trattato.
E’ una tecnica usata per brodi, gelatine, burro, succhi, vino. (Vedi: "Come si fa a chiarificare il burro", "Chiarificare il brodo di carne").
CONGELAMENTO Utilizzato come sistema di conservazione casalingo per vegetali crudi o cotti. Importante considerare che l'alto contenuto di acqua unito ad un abbassamento di temperatura produce cristalli di ghiaccio interni che possono rovinare l'aspetto dell'alimento. (Vedi "Come si fa a congelare i funghi").
COTTURA
A VAPORE Si può usare la classica vaporiera oppure un recipiente forato appoggiato in una pentola con uno strato di acqua. Cottura ideale per gli ortaggi che in questo modo perdono pochi sali minerali e vitamine. Da utilizzare anche per alcuni tipi di pesce, o in genere per una cucina povera di grassi.
COURT-BOUILLON
Termine francese che significa brodo ristretto. E' il preparato liquido utilizzato per lessare pesci e crostacei.
Comunemente si prepara aromatizzando dell'acqua salata con sedano, carota e cipolla.
Varie sono le tecniche nella cucina professionale, ma comunque per lessare in court bouillon si parte sempre dal liquido freddo.
CUCUZZATA
Zucca candita, usata per dolci della Campania come Struffoli e Pastiera. Utilizzare una quantità di zucchero pari al peso della zucca. Una volta pesato lo zucchero, dividetelo in tre parti. Una parte la metterete in tegame con la zucca passando sul fuoco ancora per cinque minuti. Lasciate quindi riposare il composto per tre giorni.
Al quarto giorno aggiungete le altre due parti di zucchero e rimettete sul fuoco a fiamma bassa. La cucuzzata sarà pronta quando vedrete lo zucchero addensarsi e attaccarsi alla zucca.
DEGLASSARE Deriv. di glassa, col prefisso de-
Significato: (in gastronomia) diluire un sugo rappreso. Si trova spesso nelle ricette di carne. Quando si è terminata la cottura di carne, sulla padella rimangono gli zuccheri rilasciati dalla carne uniti al fondo del condimento, tolta la carne è utile raccoglierli mettendo nella padella ancora calda un mezzo bicchiere d'acqua o altri liquidi come per esempio l'Agresto:
EF
EDIBILE Parte di un alimento che si può mangiare. Nel pesce, nella frutta, nella verdura la parte che rimane dopo la pulizia o la mondatura. Nei formaggi la è la parte che rimane dopo aver eliminato la crosta.
EMULSIONARE In cucina è sinonimo di "amalgamare", cioè miscelare due sostanze liquide in genere non mescolabili fra loro: una grassa (olio per esempio) e l’altra acida (aceto e/o limone). Tipico esempio di emulsioni sono la vinaigrette, la citronette e la maionese. Per emulsionare si utilizza o la classica frusta, o la forchetta o anche un frullatore a immersione, fino ad ottenere una salsa cremosa e spumosa. L'emulsione è instabile e va quindi utilizzata subito, prima che gli elementi tornino naturalmente a separarsi.
ESSICAMENTO Si ottiene con l'esposizione all'aria e al sole di prodotti freschi come per esempio i pomodorini e i fichi. Si tratta di una tecnica di conservazione antica, oggi usata in modo piuttosto artigianale.
(Vedi "Come si fanno i funghi sott'olio e sotto aceto ").
FARCIA Termine gastronomico che indica qualsiasi composto che serva per farcire. (Vedi "Ricette pollame")
FIAMMEGIARE
Dare fuoco ad una pietanza, dopo averla cosparsa con un liquore (vedi "Filetto al pepe verde"). Si procede inclinando leggermente la padella col liquore verso la fiamma del fornello. Allontanarla dal fornello una volta ottenuta la fiamma, aspettare che si spenga o soffiare.
E' un procedimento piuttosto pericoloso, porre la massima ATTENZIONE. In alternativa, usare un fiammifero.
In francese si chiama "Flambè".
Può anche significare esporre alla fiamma un volatile per bruciare le piccolissime piume e la peluria residua dopo il più grossolano spiumaggio iniziale.
FINGER FOOD Letteralmente "cibo da mangiare con le mani", finger food è il nome che negli ultimi anni è stato dato a stuzzichini, salatini e in generale a tutte quelle preparazioni che non richiedono l'uso di posate.
(Vedi selezione libri sugli antipasti e fingerfood).
FLAMBE' Vedi "fiammeggiare".
FUMETTO Il fumetto di pesce è un brodo di pesce concentrato e ristretto. Viene utilizzato per la cottura di pesci e la preparazione di zuppe e salse. Appartiene alla categoria dei "Fondi bianchi". Vedi: "Preparazioni di base: fumetto di pesce" e "Preparazioni di base: fumetto di crostacei"
GOMMAGUTTA Gommoresina ottenuta da piante tropicali, usata in medicina come diuretico ed emostatico, nell'industria delle vernici come colorante.
GRATIN Vedi "gratinare".
GRATINARE Al forno si può cuocere interamente l'alimento o semplicemente ultimare la cottura gratinando cioè dando calore solo dall'alto. La crosta in superficie si ottiene di regola con formaggio, burro o pane grattugiato.
GRIGLIARE Arrostire sulla graticola. La tecnica classica è la scottatura a fuoco vivace seguita da una cottura a fuoco più moderato. Soprattutto per carne, pesce, ma anche verdure.
INCORPORARE Aggiungere un ingrediente ad un composto in modo regolare e delicato. Si usa soprattutto per i tuorli montati a neve quando debbono essere aggiunti ad un impasto o composto. Solitamente si usa un cuchiaio e si fa un movimento lento rotatorio dal fondo del contenitore verso l'alto sempre nello stesso senso.
LARDELLARE Quando il taglio di carne è molto magro, conviene arricchirlo con listerelle di lardo o pancetta (lardelli), che vanno introdotte nel senso delle fibre con l'aiuto di un coltello. I lardelli, sciogliendosi durante la cottura, hanno un doppio scopo: insaporire la carne e mantenerla morbida. I lardelli possono anche essere aromatizzati passandoli in un trito di erbe, prima di venire inseriti nella carne. Con lo stesso sistema dei lardelli, poi, si può insaporire la carne, inserendo carote o coste di sedano nel pezzo, sempre nel senso delle fibre. (Vedi "Trucchi e consigli sulla carne")
LAVORARE A CREMA Si intende l’operazione con la quale il burro (o qualsiasi alimento o composto), viene lavorato con un mestolo, frusta, o mixer, per divenire morbido e cremoso. Questa lavorazione è usata per rendere l’alimento malleabile ed omogeneo, e quindi idoneo eventualmente ad essere unito ad altri ingredienti che andranno a formare la ricetta prescelta. Vedi "Burri composti".
LEGARE Legare un fondo di cottura, una salsa o un sugo (vedi "Preparazioni di base: fondi di cottura") significa aggiungere farina o fecola (sciolte in un po' d'acqua fredda) per addensarli oppure burro lavorato con un po' di farina. Per legare la salsa fuori del fuoco si può unire panna di latte o tuorlo d'uovo.
LIOFILIZZAZIONE Usata solo in ambito industriale consiste nel surgelare i cibi e sottoporli ad una condizione di vuoto spinto. La pellicola di vapore che si forma è aspirata ed eliminata fino a completo disseccamento. Il prodotto è poi sigillato e conservato a temperatura ambiente. Si mantengono tutte le caratteristiche nutrizionali dell'alimento.
MANTECARE In gastronomia, con il termine "mantecare", si intende mescolare accuratamente diverse sostanze così da ottenere un impasto cremoso e omogeneo, ben insaporito e legato. Infatti questa operazione da il nome a un tipo di gelato, detto appunto "mantecato".
Nelle ricette lombarde dei risotti è un passaggio fondamentale e consiste nell'aggiungere a fine cottura del parmigiano e dei fiocchetti di burro, lasciar riposare con coperchio chiuso e infine mescolare bene bene il tutto.
MARINARE E' un trattamento necessario soprattutto per alcuni cibi (certi tagli di carne per esempio) che con la cottura ppotrebbero diventare più duri e disidratati. La marinatura di solito consiste nel porre il cibo (es. carne o pesce) a riposare per un po' di ore (spesso in frigorifero) con alcuni ingredienti quali olio, limone o vino, erbe aromatiche, pepe. Non si devono marinare cibi ancora congelati, ma bisogna attenderne la completa scongelazione.
MISO Il miso è un paté di colore marrone, prodotto della fermentazione dell'Aspergillus orizae. Gli ingredienti di base sono soia gialla (Glycinae max) e sale marino, arricchiti a seconda del tipo, dall'aggiunta di orzo (Mugi miso), riso (Kome miso) o di entrambi i cereali (Genmai miso). Esiste anche un tipo di miso ottenuto senza aggiunta di cereali (Hacho miso).
MONDARE Lavare e raschiare un alimento (soprattutto verdura e frutta) eliminando le impurità, i residui non commestibili e le parti rovinate.
NAPPARE Consiste nel ricoprire una pietanza di qualunque tipo con una salsa o sugo. La salsa o il sugo ha di solito una consistenza piuttosto densa in modo da rivestire la pietanza senza scivolare nel piatto.
OCCHIATURA Presenza all'interno della pasta del formaggio di bolle d'aria di piccole dimensioni formatesi durante la maturazione. Appaiaono come buchetti più o meno profondi nel formaggio.
PARARE Il termine parare è un'espressione culinaria molto tecnica, deriva dal francese parer e significa liberare carne, pesce o pollame prima della cottura da tutti gli scarti indesiderati (pelle, grasso), e parti comunque non edibili, come tendini e ossa.
PEZZATURA E' sinonimo di formato, taglia, dimensione, grandezza, misura, taglio. Usato spesso per definire le dimensioni anche degli alimenti soprattutto per prodotti ortofrutticoli.
PICCATA Fettina di vitello cotta al burro.
POLSONETTO Vedi "Utensile: polsonetto".
RATATOUILLE
RATTATUIA In italiano "Rattatuia" è un piatto tipico della Provenza (Francia), costituita da un insieme di verdure di stagione tagliate a tocchetti e fatte stufare a fuoco basso, con olio d'oliva ed erbe aromatiche. Si serve come contorno, calda o fredda. Vedi ricetta.
RIZOMA Il rizoma (da rizo-, radice, con il suffisso -oma, rigonfiamento) è un fusto perenne, generalmente sotterraneo e funzionante come organo di riserva, caratteristico di alcune piante erbacee diffuse in climi molto variabili, per esempio il giaggiolo e l'asparago. Simile a una radice ma con foglie e con apice privo di cuffia. (vedi Curcuma).
ROSOLARE Far dorare un cibo a fuoco alto, girandolo continuamente. Termine usato soprattutto per le carni.
SALAMOIA Si tratta di una soluzione di acqua e sale. Efficace per la conservazione di ogni tipo di ortaggio. Asciugare bene prima del consumo.
SBIANCHIRE, SBIANCARE,
SBOLLENTARE Indicano il trattamento di precottura delle verdure per conservarne inalterata l'aromaticità, la croccantezza, il valore vitaminico e il colore. E' un'immersione per poco tempo delle verdure in acqua bollente.
Vedi "Come si fa: sbianchire"
SCALOPPARE Tagliare carni come arrosti o pesce ottenendo fette molto sottili e regolari nello spessore. Sinonimo anche "sfilettare". Vedi Coltello per sfilettare/scaloppare.
SCALZO Lo scalzo è la superficie laterale di una forma di formaggio che costituisce lo spessore della stessa.
Il termine deriva dal fatto che si tratta della parte che viene discalzata, ovvero estratta, dalla fascera laterale, nella quale era racchiusa la cagliata. L'altezza dello scalzo è fondamentale per determinare l'uniformità di stagionatura della pasta in rapporto al tipo di prodotto che si voglia ottenere. Per i formaggi a forma cilindrica, di media stagionature a pasta compatta, è generalmente usato uno scalzo di 10 o 12 cm e un diametro di misura tripla.
SCHIUMARE Termine utilizzato soprattutto per la preparazione di brodi e fumetto di pesce o crostacei. Consiste nel togliere con un colino o una schiumarola la schiuma che affiora sulla superficie dell'acqua in ebollizione e che contiene impurità.
SFILETTARE Vedi "Scaloppare" e "Coltello per sfilettare/scaloppare."
STERILIZZAZIONE Processo condotto a 130° con apposite macchine. A livello domestico la pratica si può usare facendo bollire i barattoli per 20-30 minuti. (Vedi e "Come si fa a sterilizzare i vasetti").
STUFARE E' il metodo con cui si fa cuocere lentamente in casseruola coperta e in presenza di liquido (brodo, vino, ecc.) un alimento precedentemente rosolato in un grasso. Sinonimo anche di cottura in umido.
Si stufano le carni, le verdure, i funghi e raramente i pesci che altrimenti si sfaldano.
SURGELAZIONE Sistema da preferire al congelamento perchè l'abbassamento della temperatura avviene in tempi molto rapidi e permette di arrivare a temperature inferiori. I cristalli di ghiaccio che si formano all'interno dell'alimento sono di dimensioni ridotte e non danneggiano il cibo. Il risultato è la mancata fuoriuscita di acqua vegetale insieme a maggior turgidità dell'alimento.
TARTELLETTE Le tartellette sono cestini di pasta brisè che possono essere farciti con salse e ripieni vari. A seconda della forma degli stampini si definiscono tartellette (tondi) o barchette (ovali). Vedi: "Preparazioni di base: pasta brisè" e "Ricette con tartellette e barchette".
TINDALIZZAZIONE Pratica (utilizzata soprattutto per verdure sott'olio) che consiste nel portare a ebollizione per tre volte a distanza di 24 ore l’una dall’altra i vasetti pieni avvolti in una tela in modo che non si crepino. La bollitura deve durare circa 45 minuti e i vasetti devono restare nella pentola finchè l’acqua non sarà fredda. In questo modo eventuali spore di microorganismi presenti nella conserva sbocciano, ossia sporificano, liberando il batterio che si moltiplica ma senza aver tempo di produrre spore e con le 3 bolliture verranno debellati.
TOSTARE Eseguire il processo di torrefazione di semi oleosi, spec. del caffè, e di cereali (come il riso): tostare le arachidi, tostare l'orzo, tostare i semi di zucca.
Si usa anche per sinonimo di abbrustolire pane, focacce e per renderli croccanti.
Vedi Trucchi e consigli riso e risotti.
VELARE Coprire la superficie di una vivanda con uno strato di gelatina, crema o salsa, utilizzando un pennello.
ZESTE Dal francese “zeste”, nel senso letterale designa la buccia degli agrumi, ma si dice principalmente per il limone e l'arancia. Possono essere candite e si usano per dare colore e aroma alle preparazioni.
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